Concorso Tindari Teatro Giovani

"Un mondo da scoprire, anime diverse da raccontare" - 14 Maggio 2024.

14 Maggio 2024 – In occasione della manifestazione Tindari Teatro giovani, gli studenti del Liceo Lucio Piccolo, coordinati dai Proff. Mauro Cappotto, Anna Paola Cataldo, Maurizio Galati e Maria Pia Cappotto, hanno messo in scena la piece teatrale: UN MONDO DA SCOPRIRE, ANIME DIVERSE DA RACCONTARE… Grande successo e plauso da parte degli organizzatori.


Sintesi del progetto

UN MONDO DA SCOPRIRE, ANIME DIVERSE DA RACCONTARE

Disfunzionalità. Incomprensione. Rottura. In un’unica parola: fuga. È la prerogativa costante, quasi endemica, del rapporto uomo-donna dalla notte dei tempi, acuitasi con l’evoluzione della società ai tempi del Metaverso. Il dialogo come forma di mediazione, estremo tentativo o, meglio, anticamera certa del fallimento. Ulisse e Calipso, Medea e Giasone, Madame Bovary e la giornalista Gemma, la Ciura e Corbera, Helmer e Nora, in un viaggio letterario che attraversa i secoli e azzera le emancipazioni, rappresentano uno stereotipo di relazione uomo-donna, emblema di deterioramento spirituale, di frizione emotiva, di scarnificazione del cuore, di morte fisica ed esistenziale.

Il Liceo Lucio Piccolo presenta cinque quadri d’autore sulla disfunzionalità nel rapporto uomo donna firmati dagli alunni del liceo artistico e introdotti da un narratore d’eccezione: il jukebox, uno strumento tipico degli anni Settanta-Ottanta del Novecento che presenta personaggi e ambientazioni, integrando linguaggi tradizionali e digitali.

Le scenografie, inizialmente coperte da teli bianchi, come case abbandonate che verranno scoperte di volta in volta da ancelle premonitrici, presentano sullo sfondo, comune a tutte le pièce, un pannello che sintetizza con delle figure emblematiche tutte le storie, decorato con particolari e riferimenti simbolici.

Dialoghi e ambientazioni

Ulisse e Calipso: un lungo tavolo, simbolo di distanza, con due altissime sedie alle estremità separa i due protagonisti. Tra calici e piatti decorati, un busto di Zeus adagiato su un blocco nero, funge da terzo incomodo e silenzioso osservatore.

Medea e Giasone: risalta in rilievo nell’ambientazione di questa pièce, oltra all’imponente trono dell’argonauta, la testa di ariete e del vello d’oro.

Madame Bovary e la giornalista Gemma: la celebre protagonista del romanzo di Flaubert narra la sua ecatombe interiore alla sua interlocutrice seduta su una sedia Thonet attorno a un tavolo nero.

Ciura e Corbera: la sirena o Lighea, celebre opera di Tomasi di Lampedusa, merita una scenografia tanto surreale quanto artistica…

Helmer e Nora: una gabbia rossa vuota e un semplice appendiabiti a rappresentare libertà e fuga, vuoto e rilancio esistenziale, annichilimento emotivo e rinascita.